La produzione di strumenti
L'attività di produzione di strumenti ad arco di nuova fattura è prevalentemente rivolta alla produzione di violini, viole e violoncelli.
Le fasi lavorazione di uno strumento, realizzato interamente a mano, si dipanano in un arco di tempo piuttosto ampio: circa sei mesi per un violino e una viola, anche di più per un violoncello. I violini vengono perciò spesso realizzati su ordinazione o, in alcuni casi,
espressamente costruiti per partecipare a concorsi internazionali di liuteria e solo successivamente venduti. In tutti i casi ogni strumento vive di una storia a sé, e ad ogni strumento vengono dedicati tutto l'impegno e tutta la competenza tesi ad ottenere un pezzo unico dotato di caratteristiche di assoluta eccellenza.
La lavorazione prende avvio dall'acquisto del legname per il violino, che viene lasciato stagionare per almeno 10 anni. I legni prevalentemente utilizzati per la produzione delle oltre settanta parti di cui il violino si compone sono: l'acero, l'abete rosso maschio, l'ebano, il pioppo e il salice. Gran parte delle qualità sonore ed estetiche del violino dipendono dalla scelta del legno da utilizzare per la tavola ed il fondo dello strumento. Un buon legno di risonanza deve possedere omogeneità di struttura e densità regolare: una venatura a decorso regolare, parallelo e piuttosto stretto è già presagio di buon suono.
Il modello o forma utilizzato per la costruzione del violino si rifà ai modelli dei grandi liutai della storia, con alcune personalizzazioni che fanno di ogni strumento un unicum. In particolare Sergio Bonino si rifà ai modelli di Stradivari, Guarneri nonché alla rivisitazione della migliore tradizione liutaria Piemontese.
La verniciatura rappresenta una fase estremamente delicata della finitura dello strumento. Eseguita una prima prova acustica sullo strumento "bianco" lo si lascia riposare per alcune settimane e solo successivamente si procede alla verniciatura. Quest'ultima lo proteggerà nel tempo e dovrà essere tale da non alterarne le qualità acustiche e nel contempo evidenziare la bellezza delle marezzature del fondo e degli altri particolari. I violini prodotti dal M.o Bonino sono completati con una verniciatura ad alcool che predilige i colori caldi del rosso. Normalmente vengono applicate circa venticinque mani di vernice, avendo proceduto fra l'una e l'altra ad una fase di levigatura.
All'interno di ogni strumento viene inserita, al termine della lavorazione, l'etichetta che contrassegna il maestro liutaio, completa di logo e di anno di produzione dello strumento. L'etichetta consentirà negli anni di riconoscere senza dubbio alcuno lo strumento.
Le fasi lavorazione di uno strumento, realizzato interamente a mano, si dipanano in un arco di tempo piuttosto ampio: circa sei mesi per un violino e una viola, anche di più per un violoncello. I violini vengono perciò spesso realizzati su ordinazione o, in alcuni casi,
espressamente costruiti per partecipare a concorsi internazionali di liuteria e solo successivamente venduti. In tutti i casi ogni strumento vive di una storia a sé, e ad ogni strumento vengono dedicati tutto l'impegno e tutta la competenza tesi ad ottenere un pezzo unico dotato di caratteristiche di assoluta eccellenza.
La lavorazione prende avvio dall'acquisto del legname per il violino, che viene lasciato stagionare per almeno 10 anni. I legni prevalentemente utilizzati per la produzione delle oltre settanta parti di cui il violino si compone sono: l'acero, l'abete rosso maschio, l'ebano, il pioppo e il salice. Gran parte delle qualità sonore ed estetiche del violino dipendono dalla scelta del legno da utilizzare per la tavola ed il fondo dello strumento. Un buon legno di risonanza deve possedere omogeneità di struttura e densità regolare: una venatura a decorso regolare, parallelo e piuttosto stretto è già presagio di buon suono.
Il modello o forma utilizzato per la costruzione del violino si rifà ai modelli dei grandi liutai della storia, con alcune personalizzazioni che fanno di ogni strumento un unicum. In particolare Sergio Bonino si rifà ai modelli di Stradivari, Guarneri nonché alla rivisitazione della migliore tradizione liutaria Piemontese.
La verniciatura rappresenta una fase estremamente delicata della finitura dello strumento. Eseguita una prima prova acustica sullo strumento "bianco" lo si lascia riposare per alcune settimane e solo successivamente si procede alla verniciatura. Quest'ultima lo proteggerà nel tempo e dovrà essere tale da non alterarne le qualità acustiche e nel contempo evidenziare la bellezza delle marezzature del fondo e degli altri particolari. I violini prodotti dal M.o Bonino sono completati con una verniciatura ad alcool che predilige i colori caldi del rosso. Normalmente vengono applicate circa venticinque mani di vernice, avendo proceduto fra l'una e l'altra ad una fase di levigatura.
All'interno di ogni strumento viene inserita, al termine della lavorazione, l'etichetta che contrassegna il maestro liutaio, completa di logo e di anno di produzione dello strumento. L'etichetta consentirà negli anni di riconoscere senza dubbio alcuno lo strumento.